È tra i campi maggiori della città e tra i più vivaci e autentici, con locali, tavoli all’aperto nella bella stagione e banchi di mercato. Centro di vita sociale del sestiere, oggi lo è anche e soprattutto per i ragazzi che frequentano le vicine sedi universitarie. Ne caratterizzano il profilo il campanile mozzo in mattoni dell’ex chiesa di S. Margherita, parzialmente inglobata fra le case, la vera da pozzo e l’edificio isolato dell’ex scuola dei Varoteri (pellicciai), oltre il quale il campo va restringendosi a imbuto verso la chiesa dei Carmini. Definiscono il lato occidentale bei palazzetti di sapore ancora bizantino o gotico, in particolare il trecentesco palazzetto Foscolo-Corner (NN. 2931-2933); alcuni conservano le tipiche botteghe a piano terra, con la piccola vetrina e la porta contornate di pietra d’Istria, testimonianza dell’antico carattere mercantile del campo, un tempo rifornito via acqua dal retrostante rio di S. Margherita. Sulla facciata della ex scuola dei Varoteri, una targa marmorea fissa le misure minime di vendita delle diverse qualità di pescato, dal barbòn al peocio.