Come suggerisce il nome, era la via dell’antico mercato che, a partire dal XIII secolo, contribuì al rapido sviluppo della città. Segue la traccia della primitiva cerchia muraria e del fossato che circondavano il colle e ne mantiene l’andamento curvilineo. Strette case si susseguono l’una all’altra: le tante trasformazioni hanno cancellato lo stile gotico che un tempo le caratterizzava, a vantaggio di un barocco tardo-seicentesco. Circa a metà della via spicca il palazzo del Monte di Pietà, ora sede della Cassa di Risparmio: costruito nel Cinquecento su progetto del Floreani e terminato solo un secolo dopo, ha una solenne facciata abbellita da due eleganti trifore. Dal porticato si accede alla cappella di S. Maria del Monte, piccolo gioiello barocco: la impreziosiscono luminosi affreschi di Giulio Quaglio, gli stucchi e il rivestimento in cuoio dorato e dipinto delle pareti e, all’altare, lo scenografico gruppo marmoreo opera dell’olandese Henrik Meyring.