Piazza Castello è il cuore storico di Torino, o almeno può essere considerata tale a partire dal primo '600. In quello stesso secolo, venne avviata l’edificazione del grandioso complesso del Palazzo Ducale, e poi Reale, che sancì definitivamente il fulcro cittadino e statale del potere politico. Prima di allora, lo spazio che si apriva davanti al castello, l'attuale palazzo Madama, era periferico rispetto alla forma dell'insediamento medievale d'impianto romano. Il castello divenne tale solo nel XIII secolo quando Guglielmo VII del Monferrato trasformo in fortezza la romana porta Decumana, che si apriva nelle mura in corrispondenza dell'estremità orientale del decumanus maximus, l'odierna via Garibaldi. Già a fine '500 era stato l'architetto Ascanio Vitozzi a ridisegnare lo spazio quadrilatero antistante in maniera scenografica, con palazzi porticati dalle facciate uniformi. Oggi la piazza, che, nonostante le numerose trasformazioni, ha continuato a essere il baricentro funzionale e simbolico di Torino, è un 'luogo ritrovato': come molti altri spazi del centro storico sommersi e oltraggiati dal traffico e dal disordine urbano, è stata infatti oggetto di un intervento che ha riconsegnato all'area una nuova qualità ambientale, apprezzata dai cittadini che sono tornati a viverla come luogo a forte identità simbolica. L’area antistante palazzo Madama, attrezzata con fontane a scomparsa e panchine, insieme alla piazzetta di Palazzo Reale, forma ora un unico grande spazio pedonale: da qui, girando lo sguardo, si scorgono le quinte dei portici, le prospettive che si aprono su via Roma, via Pietro Micca, via Garibaldi, via Palazzo di Città e via Po, gli alti e uniformi profili dei palazzi circostanti, interrotti solo dalle sagome verticali delle cupole di S. Lorenzo, della cappella della Sacra Sindone e dal discusso 'grattacielo' che sorge nell'isolato tra via Roma e via Viotti (la torre Littoria dl Armando Melis de Villa, 1931-33).