La strada si chiamava in epoca prerisorgimentale via Dora Grossa, dal nome del canale di scolo che vi scorreva nel centro (dal piemontese doira, corso d'acqua) e che serviva, come in altre strade della città, a ripulirla dalle immondizie o dalla neve. Scrive Edmondo De Amicis nella sua Torino 1880: «Per chi entra in via Dora Grossa dalla piazza Castello con tempo sereno, la vista è più attratta dalla cortina bianca delle Alpi che chiude la via a ponente che non dalla sequenza delle facciate che stagliano un lunghissimo rettangolo di cielo tra due file di case uniformi». Lunga circa un chilometro, è stata pedonalizzata nel 1978, divenendo uno dei luoghi preferiti per il passeggio dei torinesi. All'angolo con via XX Settembre è la chiesa della Ss. Trinità, costruita tra il 1598 e il 1606 da Ascanio Vitozzi, che qui volle essere seppellito.