Era la via principale della città medievale che da sud-est a nord-ovest tagliava in due Sassari. Denominata Platha de Codinas, alla sua metà accoglieva la piazza del Comune con il palazzo di Città (area su cui attualmente sorge il Teatro civico). Nella parte superiore della via, dove oggi si apre piazza Azuni, stavano la demolita chiesa gotica di S. Caterina e il palazzo del Podestà, mentre nelle vie laterali erano collocate le misure pubbliche. La maggior parte delle case aveva portici con botteghe di mercanti e artigiani. Sono sopravvissute alcune case gotiche del XV secolo, come quella di via Canopolo al N. 20 e l’altra al N. 23 del corso, nota come casa Farris, con belle finestre e bifore di stile gotico catalano, che mostra murati gli antichi portici. Un impianto analogo di tipo catalano si trova anche nella cosiddetta casa di Re Enzo o casa Guarino, del ’400, con uno splendido portichetto dai capitelli scolpiti, e nella casa con un bel portico gotico all’angolo con via dei Corsi. L’antico municipio è stato sostituito nel 1826 da un’elegante costruzione neoclassica (N. 35) che attualmente ospita il Teatro civico, progettato da Giuseppe Cominotti sul modello del Carignano di Torino. Lo fronteggia il neoclassico palazzo di S. Sebastiano, del secondo decennio dell’Ottocento; a destra si leva la facciata barocca della chiesa di S. Andrea (1648), ispirata a modelli liguri.