È una splendida strada panoramica, voluta da Gioacchino Murat e tracciata nel 1812-23, che corre dapprima sulla costa, per arrampicarsi poi sul promontorio che separa il golfo di Napoli da quello di Pozzuoli. Poco è rimasto dei parchi che circondavano le eleganti residenze frequentate nei secoli dalla migliore aristocrazia europea Tra queste la più celebre è il palazzo Donn'Anna, dipinto in moltissime vedute per la spettacolare collocazione ambientale sulle acque marine. Più alta sul mare, nel parco della Rimembranza, è l'Ara dei Caduti per la patria, singolare impressionante edificio voluto in stile neoegizio nel 1883 da Matteo Schilizzi come mausoleo per il fratello e ultimato nel 1923 quando il Comune lo acquistò per accogliervi le salme dei caduti in guerra. Quello che si ammira dal quadrivio del Capo è "il" panorama di Napoli, con la città ritagliata contro il caratteristico profilo del Vesuvio; è una veduta divenuta l'immagine simbolica, il “topos”, del golfo partenopeo a partire dal '700, quando l'espansione di Napoli verso Chiaia, il suo inserimento nel Grand Tour e l'interesse per il Vesuvio (che aveva ripreso l'attività eruttiva, dopo secoli, nel 1631) la codificano, e dipinti e incisioni la divulgano, spesso con un pino marittimo in prima piano.