La sua apertura (1602-20), pochi decenni dopo la sistemazione dell’odierna via Garibaldi, avvenne su iniziativa della famiglia Balbi, che riservò per sé tutte le residenze affacciate sulla via. A partire dal palazzo Durazzo Pallavicini (N. 1), con quattro bracci loggiati e uno spettacolare scalone a sbalzo (1780). Palazzo Balbi Senarega (N. 4), sede della Facoltà di Lettere e Filosofia, ha un cortile loggiato e, al secondo piano nobile, affreschi di Valerio Castello e Gregorio De Ferrari. Sistemazione inconsueta per la Biblioteca universitaria, che occupa l’ex chiesa dei Ss. Gerolamo e Francesco Saverio (1650-58): nella sala di lettura, affreschi di Domenico Piola.