Nel suo geometrico spazio, prima dello ‘sventramento’ realizzato tra il 1926 e il 1932 su disegno di Marcello Piacentini secondo i canoni dell’architettura novecentista, s’affastellava un antico quartiere cresciuto intorno ai resti della curia ducis longobarda. Sul lato settentrionale della piazza prospetta la sobria facciata del palazzo delle Poste, al cui fianco sinistro è un superstite piccolo edificio del ’500. All’angolo nordoccidentale si innalza il moderno Arengario, in pietra rosa, con rilievi raffiguranti episodi di storia cittadina. Il corsetto S. Agata prende il nome dall’antica chiesa ariana ricostruita nel 1438-72 in forme gotiche; all’interno, grandi affreschi forse di Andrea Bembo (1475 circa).