Utilizzata già dalle genti dell'età del Bronzo, e situata a m 696, ha uno sviluppo di m 608 e un dislivello complessivo di m 65. L'ingresso della grotta è rivestito da rocce calcaree; poco oltre, sulla sinistra, nel 1997 è stato rinvenuto materiale archeologico risalente al periodo del Neolitico e dell'Eneolitico antico e medio. Il primo ambiente che si incontra è la sala del silenzio, così chiamata poiché in gran parte dell'anno il torrente in questo tratto si prosciuga, isolando l'ambiente dal fragore delle acque che caratterizzano le grotte. Attraverso un tunnel artificiale si arriva alla sala della cascata, alta c. 30 m, dove è possibile ammirare l'ambiente sottostante grazie a un belvedere, oltrepassato il quale si entra nella sala delle concrezioni, dove stalattiti eccentriche si sono formate per uno stillicidio particolarmente ridotto. Si attraversa la zona più antica della grotta che conduce al lago nero: un cimitero di pipistrelli i cui corpi sono racchiusi all'interno delle concrezioni, ha dato vita a dei fossili perfettamente conservati. A circa 100 m dalla fine del percorso, in una sala invasa da un lago profondo 6 m, si abbattono le acque della seconda cascata.