È un giardino istituito negli anni Sessanta del Novecento dall'appassionato botanico Antonio Ridella, che radunò, sulla cima del monte Pietra di Corvo, a 950 metri di altitudine, piante alpine di tutto il mondo. Purtroppo alla morte del suo fondatore attraversò periodi difficili alternati a momenti più positivi. In una valletta di faggi, inserito in modo armonico nel paesaggio circostante, oggi conserva circa 1200 specie differenti, alcune tipiche degli ambienti ofiolitici come il monte che ospita il giardino; fra queste spicca la rara meleagride minore, simbolo del sito. Il giardino è particolarmente interessante anche per la presenza al suo interno di alcune piante andine, come Fuchsia magellanica, Nothofagus pumilio, Araucaria araucana, Adianthum chilense.