L'Orto Botanico Città Studi, inaugurato nel terreno riqualificato dell’ex Cascina Rosa, è il terzo Orto Botanico accademico dell’Università degli Studi di Milano, oltre a quello di Brera e Toscolano Maderno.

Occupa una superficie di 25.000 m² ed è sede di ricerca scientifica, con utilizzo delle serre sperimentali, nonché di didattica universitaria e attività divulgativa. Una delle finalità dell’Orto botanico è quella di avvicinare un sempre più vasto pubblico alla conoscenza del mondo vegetale. Il complesso è stato realizzato ricostruendo gli ambienti tipici della Lombardia; una delle regioni più ricche di specie animali e vegetali, purtroppo soffocate dal crescente tasso di antropizzazione del territorio.

L’area verde rappresenta il tentativo di coniugare le attività di un Orto Botanico (conservazione, valorizzazione delle specie vegetali e ricerca) con la quotidianità di uno spazio pubblico. Il risultato è uno spazio polifunzionale che si potrebbe definire «a più livelli»: conservazione e valorizzazione delle specie vegetali, ricerca, didattica, cultura in generale, relax e socializzazione.

Certamente il suo cuore è costituito dalle collezioni botaniche. Sono presenti, infatti: piante carnivore, mirmecofile, succulente, acquatiche, tintorie, bromeliacee, piante autoctone; localizzate parte in serra e parte all'aperto.
Le piante ospitate sono di vario tipo: ci sono piante spontanee e coltivate, per lo più selezionate tra quelle presenti in Lombardia e quelle importate; come la robinia dal Nord America già nel ’700.

Un piccolo ruscello e uno specchio d’acqua hanno permesso di arricchire il campionario delle piante presenti con specie acquatiche tipiche del territorio e le ornamentali.

Un punto di forza è rappresentato dalle serre: tre strutture all’avanguardia utili per lo svolgimento delle attività di ricerca. Di queste, una è dedicata al ricovero di alcune essenze durante il periodo invernale; le altre due, altamente automatizzate, permettono la coltivazione delle piante in un ambiente controllato (temperatura, umidità, ore luce etc.).

Zone di sosta, fornite di panchine, e spaziosi prati accolgono visitatori e studenti e sono luogo di avvenimenti culturali.