Deriva il nome dal candido colore della sua roccia. È un’imponente bastionata calcareo-dolomitica lunga 20 km e larga da 2 a 5, che domina con cime comprese fra 1029 e 1127 m il piatto paesaggio delle Baronìe. Caratterizzato da altissime pareti a picco, da fiumi sotterranei, da profondi orridi e da numerose grotte naturali, è una zona di eccezionale interesse. Conserva in alcuni tratti residue foreste di lecci con giganteschi esemplari di corbezzolo, tassi e olivastri secolari, ma si presenta nel complesso spoglio e arido, punteggiato solo da contorti ginepri e da bassi arbusti. La catena culmina nel monte Turuddò e nella punta Catirina che si elevano entrambi a 1127 m, offrendo un emozionante panorama che abbraccia le piane delle Baronìe, la costa orientale, i monti del Gocèano e il Gennargentu. Il monte Albo è un Sito di interesse comunitaro (SIC). La provinciale 3, che da Siniscola percorre a mezza costa il versante settentrionale del monte Albo, è un vero balcone panoramico sulla costa, privo di traffico e ideale per un itinerario ciclabile, mettendo in conto un notevole dislivello (si sale dal livello del mare agli 801 m di cantoniera Guzzurra). Ben organizzata la rete dei 7 sentieri, tutti segnati a partire da vari punti della provinciale: il 101 è il principale e percorre tutto il crinale. Informazioni e carte sono fornite dalla Casa del Parco in cantoniera S. Anna e dalla cantoniera Guzzurra, dove si trova anche un ristoro. Sempre lungo la provinciale si trova, in corrispondenza del vecchio frantoio (impianto attiguo a una cava di ghiaia), una palestra di arrampicata con 10 vie ricavate sulle pareti della cava dismessa.