L'area archeologica si estende sui fondali antistanti punta Epitaffio, che chiude a nord il golfo di Baia: l'esplorazione subacquea consente di ammirare il “triclinium­ninfeo” di età claudia, un ampio salone rettangolare, con abside di fondo e nicchie lungo i lati maggiori. Era parte di una lussuosa dimora che si stendeva, ininterrottamente, dalla cima della punta (ove sono ancora resti di opere murarie) fino alla costa. La sala era destinata a sontuosi banchetti, ambientati in un paesaggio marino in cui arte e natura si intrecciavano a comporre un insieme unitario: le pareti simulavano l'asperità della roccia, la decorazione scultorea dell'abside (ora al Museo archeologico dei Campi Flegrei) suggeriva l'antro di Polifemo, i letti tricliniari erano circondati d'acqua, l'ingresso scenograficamente aperto sul mare. Nelle nicchie delle pareti maggiori le sculture celebravano la gens Claudia.