A nord-ovest, la piana tarantina è mossa dalle ultime propaggini delle Murge, che si dispongono ad anfiteatro parallelamente alla costa. Da queste alture scendevano a valle canali d'impluvio che nel corso dei secoli hanno scavato profondi burroni: le gravine o lame, che possono essere considerate dei 'fiumi fossili', visto che spesso scorrono ancora oggi, sebbene in reti idrografiche sotterranee. Questo tesoro è, dal 2005, tutelato dal Parco regionale Terra delle Gravine.