Il sistema del monte Subasio (m 1290), che si estende per quasi 7500 ettari, è diventato nel 1995 area di tutela regionale. Notevole è la varietà degli ambienti che si alternano sul «dorso di cetaceo» di questo monte: dagli oliveti presenti soprattutto nella fascia pedemontana, che hanno sostituito la copertura boschiva impoverita dai diboscamenti più o meno regolamentati (ultima la legge forestale del 1923), alla pianura sommitale con vasti pascoli e prati, passando per i boschi di caducifoglie ricchissimi di lecci secolari e querce della fascia intermedia.<br>Questa poliedricità ambientale si può cogliere proseguendo oltre l'eremo delle Carceri sull'antica strada che scende in 21.5 km a Collepino, che conserva integro l'impianto del borgo murato altomedievale, in pietra rosa del Subasio. Quindi, puntando a nord, si tocca la chiesa di S. Silvestro con una cripta dell'XI secolo; tra splendidi scorci sulla Valle Umbra si giunge ad Armenzano (m 759); l'abitato, perfettamente circolare, in origine con doppia cinta muraria concentrica, rappresenta un esempio emblematico di piccolo villaggio contadino fortificato. Una preziosa testimonianza altomedievale è data dall'abbazia di S. Benedetto.