È un percorso pedonale circolare di circa 5 km e della durata di tre ore, predisposto dall’Ufficio del Turismo che ne distribuisce gratuitamente ai visitatori la mappa. Dopo aver toccato le due tappe della cittadina del Museo storico e del Monumento-ossario, acquista interesse naturalistico passando per l’area archeologica di Tonocov grad, circondata da boschi, con resti risalenti all’età del Ferro e alla tarda romanità, epoca a cui risalgono le rovine di chiese fortificate. Proseguendo, si incrocia un tratto della terza linea di difesa italiana. Si raggiungono quindi le forre dell’Isonzo, con cavità lunghe fino a 200 m, profonde fino a 15 m e strette appena 2 m nelle parti più anguste. Dal punto di vista naturalistico, il punto più mirabile dell’itinerario è la tappa successiva, costituita dalle cascate del Kozjak, ruscello con un getto di oltre 15 metri. Si torna infine verso l’abitato incontrando nuovamente la linea di difesa italiana e un ponte, detto napoleonico, che in realtà risale alla metà del Settecento. Rientrati nel borgo, si può fare un salto al museo annesso al locale caseificio (Planika), dove viene proiettato un filmato sulla produzione industriale del tolminac, il rinomato formaggio della zona.