Nei pressi di Tolmin, nel punto più basso del parco nazionale del Triglav (qui l’altitudine si aggira attorno ai 130 m, mentre sulla vetta raggiunge i 2864 m), si trova un sentiero impegnativo ma praticabile da tutti (è bene utilizzare scarpe da passeggiata), che in 1h e 30 minuti circa si incunea nella Tolminska korita (forra della Tolminka). Si scende dapprima verso una sorgente termale, che sgorga in una piccola grotta lambita dal torrente; si prosegue su un ponte in ferro e legno, detto del Diavolo, percorso da una strada che porta alle frazioni sparse sulla montagna. Si riprende per un breve tratto la via percorsa, per proseguire fino alla confluenza dei torrenti Tolminka e Zadlašcica. In quest’ultimo sono stati trovati esemplari di Salmo marmoratus (trota marmorata, pesce che si pensava estinto nella zona), grazie ai quali è stato possibile ripopolare l’Isonzo. Ci si inerpica quindi per un ripido sentiero fino a giungere a un punto spettacolare, detto ‘dalla testa d’orso’ per via della forma della grande roccia incastrata fra le due alte pareti a strapiombo. Si sale infine nel bosco, fino a incontrare le strada asfaltata nei pressi del ponte del Diavolo. Dopo un breve tratto lungo la carrozzabile, si giunge alla caverna di Dante, così chiamata perché il poeta (ma non è provato che sia passato da queste parti) vi avrebbe tratto ispirazione per alcuni gironi del suo lnferno. La cavità si sviluppa per 1140 m di lunghezza e 41 di profondità, e si articola in tre sale; se ne consiglia la visita in compagnia di una persona esperta. Si ridiscende infine lungo la strada fino al parcheggio.