Situati alla periferia sudorientale di Merano, sono una meta di visita ancora urbana, a distanza di autobus o di passeggiata (sentiero Sissi, 3 km, 45 minuti), ma anche autonoma rispetto alla città, visto il loro straordinario interesse. Su un dislivello di 100 metri, lungo un pendio soleggiato e riparato i giardini si articolano in oltre 80 ambienti disposti ad anfiteatro.<br>Accanto a pregiate viti altoatesine crescono cactus messicani, siepi inglesi si alternano agli ulivi, i profumi della macchia mediterranea si fondono con le fragranze della lavanda.<br>Nello stagno delle ninfee fluttuano i fiori di loto, le palme si stagliano sullo sfondo delle montagne di Merano. Di disordinato però non c'è nulla: la natura trionfa nelle forme dell'arte, in una sorta di paradiso costruito in cui architetti e botanici hanno messo in scena la vegetazione di ogni continente e latitudine. Orientarsi nei 12 ettari di giardino è facile perché i settori sono quattro e le indicazioni chiarissime: ci sono le terre del sole, con gli olivi e i limoni, le viti, i fichi, i lecci, la lavanda e le piante grasse dei deserti; poi i paesaggi del Tirolo; quindi i giardini acquatici e i boschi del mondo, con piante di ogni parte del pianeta. In questo meraviglioso orto botanico corrono oltre sei chilometri di sentieri, sapientemente disegnati e intervallati da scalinate, padiglioni, anfratti e ponti sospesi. Le specie rappresentate sono migliaia. In mezzo al parco troneggia castel Trauttmansdorff, amato soggiorno dell'imperatrice Sissi, Elisabetta d'Austria, che vi si trattenne fin dal 1870 per curare la salute della figlia Marie Valerie. Un sedile in marmo ne ricorda la presenza.