Il museo ha sede presso la Cattedrale Metropolitana, nei locali dell’Estinta confraternita del Suffragio. Sono esposte opere, dall’arte paleocristiana fino agli inizi del XIX secolo, appartenenti al Tesoro della cattedrale o provenienti dall’arcivescovado, da chiese di Fermo e dall'arcidiocesi. All’ingresso, nella prima grande sala, sono raccolti autentici capolavori: il messale De Firmonibus miniato nel 1436 da Ugolino da Milano, un messale miniato del XIII secolo, la stauroteca di Pio III, il pastorale in tartaruga e madreperla dono di papa Sisto V, il monumentale ciborio in bronzo dei fratelli Lombardi-Solari del XVI secolo. L’allestimento è quindi organizzato per tipologie: le sezioni più ampie sono quella dedicata all’argenteria (calici, ostensori, pissidi, reliquiari; due calici gotici; un tempietto in lapislazzuli; il servizio pontificale del cardinale Brancadoro del celebre orafo G.L. Valadier, l’ostensorio del cardinale De Angelis e numerosi altri lavori di celebri argentieri e orafi romani e locali quali Piani, Raffaelli) e quella dei paramenti sacri del XVII-XIX secolo. È inoltre esposta la casula di S. Tommaso Becket, tessile di origine araba datato al 1116, dono della madre del santo alla Chiesa fermana in ricordo dell’amicizia tra san Tommaso e il vescovo fermano Presbitero. La quadreria è allestita in due sale e raccoglie opere di celebri artisti: Marino Angeli, Vittore Crivelli, Carlo Maratta, Pomarancio, Corrado Giaquinto, Hayez, Luigi Fontana