Il Museo di Arte Contemporanea Donnaregina deve il nome al palazzo Donnaregina che - restaurato e trasformato dall'architetto portoghese Álvaro Siza y Vieira (2005) - ne è sede. Con 4500 metri quadri di spazi espositivi coperti, oltre ad ambienti accessori e a due cortili, il museo, situato nel cuore della città storica e in un quartiere di valori sociali da recuperare e di beni culturali da riscoprire, è punto di riferimento per l'arte contemporanea in città. Sul tetto svetta un grande cavallo di tufo di Mimmo Paladino (2006). La collezione permanente, al primo piano dell'edificio, comprende lavori per lo più inediti di artisti che, in accordo al progetto ispiratore del MADRE, hanno trasformato le stanze monografiche del museo reinterpretandone gli spazi. Tra questi, il napoletano di nascita Francesco Clemente, che ha realizzato un affresco (Ave Ovo, 2005) di proporzioni monumentali articolato su due sale e un mosaico pavimentale di ceramica, ripercorrendo con la memoria dell'infanzia luoghi e simboli antichi della sua città. E poi Luciano Fabro, con la sua installazione in ferro nel Cielo di San Gennaro (2005), e Mimmo Paladino (Senza titolo, 2005), che presenta una figura bianca di spalle appoggiata a una parete affollata di segni che evocano un universo arcano, in un dialogo serrato tra pittura e scultura. E ancora l'installazione di Jannis Kounellis (Senza titolo, 2005), con un'enorme ancora arrugginita appoggiata a una vetrata colorata che dà vita a una concatenazione di rimandi sul ruolo storico dell'antica città marinara. Molti altri artisti, tra cui Rebecca Horn, Giulio Paolini, Richard Serra, Jeff Koons, hanno invece rivisitato con lievi variazioni opere già presentate al grande pubblico. La collezione storica di circa 100 opere, allestita nelle sale del secondo piano in un percorso a temi, si sviluppa seguendo le vicende più significative dei linguaggi dell'arte dalla fine degli anni '50 fino a oggi. Grazie alla generosa collaborazione di alcuni grandi collezionisti italiani e stranieri, che hanno concesso in prestito a tempo indeterminato alcune opere in loro possesso, è stato possibile costruire una raccolta di considerevole interesse storico, che viene presentata al pubblico in un'originale e nuova prospettiva di accostamenti e incroci di artisti di diverse tendenze e provenienza, tra cui si ricordano L. Fontana, M. Schifano, P. Manzoni, M. Pistoletto, W. Kentridge, A Warhol, A Burri e molti altri. Moltissime e di rilievo le proposte didattiche rivolte alle famiglie e ai bambini per trasformare il museo in un luogo di apprendimento e di ricerca, così come le esposizioni temporanee che si susseguono nel corso dell'anno nelle sale del terzo piano e nella chiesa di S. Maria Donnaregina Vecchia, inserita nel percorso museale.