La raccolta comprende reperti archeologici, sculture, documenti relativi alla storia della città e opere pittoriche di provenienza locale dal XV al XVIII secolo (Giovanni di Corraduccio, Pinturicchio, l'Alunno), tra le quali spiccano l'Incoronazione di Maria tra angeli, S. Francesco e santi dello Spagna e l'Assunzione della Vergine dell'Orbetto.<br>Nel complesso ha inoltre sede il Museo Nazionale della Civiltà dell'Ulivo.<br>Prima istituzione pubblica del suo genere in Italia e in Europa, il museo è stato inaugurato nel 1999 dal Comune di Trevi in collaborazione con la Regione Umbria negli spazi del complesso monumentale. Si articola in quattro sezioni (Botanica, Conosciamo l'olio e l'ulivo, L'ulivo simbolo di pace, Storia dell'ulivo) che offrono un'ampia panoramica della cultura dell'ulivo e dell'olio, documentandone storia e importanza nell'Occidente dai primi tentativi di domesticamento della pianta nel Neolitico fino alle più moderne tecniche di estrazione. Il visitatore è invitato ad assaggiare e distinguere i tipi di olio, mentre sofisticati dispositivi consentono di stabilirne l'acidità. Interessanti sono i reperti archeologici connessi alla simbologia dell'ulivo e all'uso dell'olio, tra cui spicca una preziosa raccolta di lucerne di produzione fenicia (alcune datate all'VIII secolo a.C.). Grazie a un computer è, inoltre, possibile stamparsi dovizia di ricette in tema, appositamente ideate dal noto chef Angelo Paracucchi, scomparso alcuni anni fa.