Ospita una significativa collezione di dipinti e sculture di artisti di fama internazionale, la maggior parte dei quali ha partecipato alla mostra di sculture tenutasi nel 1962 a Spoleto. Vi sono opere di H. Moore, A. Penalba, L. Chadwick, E. Colla e altri. Una sala è destinata alle sculture di A. Calder, cui si deve Il grande mobil (Teodelapio) nel piazzale della stazione ferroviaria.<br>Un secondo gruppo di opere è costituito da dipinti e sculture acquisiti con il «Premio Spoleto», mostra nazionale di arti figurative tra 1953 e 1968; si notano opere di Soffiantino, Saroni, Vespignani, Pomodoro, Turcato e altri, oltre che del gruppo di pittori spoletini già attivi tra gli anni Cinquanta e Sessanta del XX secolo (De Gregorio, Marignoli, Orsini, Raspi, Toscano).<br>Un terzo settore (alcune sale) è dedicato allo scultore spoletino Leoncillo. E, ancora, sono presenti altri artisti con opere di varia provenienza; un «wall drawing» di Sal Lewitt chiude le sale. All'esterno, opere di R. Serra, P. Consagra, Isamu Noguci, R.H. Kenney.