Il convento di S. Domenico (XIII-XVIII secolo) è sede della Pinacoteca e del Museo civico dal 1997. La sezione archeologica raccoglie reperti dal Paleolitico all'età romana; nell’Antiquarium è esposta una collezione di vasi provenienti dalla Magna Grecia. Dal 2007 sono esposti, rinvenuti da scavi cittadini, esemplari di maiolica arcaica di produzione locale e una splendida selezione di maioliche rinascimentali da mensa e da pompa dipinte in policromia. La pinacoteca espone opere di pittori camerti che nel Quattrocento incontrarono fortuna in Italia, tra cui Olivuccio di Ciccarello con l'Imago Pietatis, Arcangelo di Cola con la Madonna in trono col Bambino. Di Giovanni Angelo d'Antonio, interprete della pittura colta e raffinata di Piero della Francesca, si possono ammirare, tra le altre opere, l’affresco della Madonna in trono col Bambino e santi (1449), precoce esempio di “pittura di luce”, la splendida tavola dell'Annunciazione e Cristo in Pietà, il manifesto più sorprendente del Quattrocento marchigiano e la Pala di Bolognola, suo capolavoro giovanile. Di Girolamo di Giovanni è esposto il ciclo affrescato con le Storie della passione, ricomposto secondo la forma della cappella originaria. Pregevoli anche una grande croce dipinta (XIII secolo) attribuita al Maestro dei Crocifissi francescani, la pala d’altare Madonna in trono con santi (XVI secolo) attribuibile al maestro Venanzio da Camerino, e una bella serie di ritratti (XVII-XVIII secolo) dei Da Varano, la famiglia che nei secoli XIII-XVI resse la signoria e il ducato di Camerino. La raccolta di vasi da farmacia di ceramica pesarese (XVIII-XIX secolo), le splendide sculture di arte contemporanea del maestro Bruno Bartoccini e la significativa raccolta di incisioni di Mirando Haz completano le collezioni civiche