Sull'altopiano di Asiago i fischietti in terracotta si chiamano "cuchi" (da cucù, perché il loro suono ricorda il canto del cuculo). Gianfranco Valente è andato a cercarli nei Paesi di tutto il mondo, mettendone insieme circa 10.000 e allestendo nel 1987 il museo. Di antica origine, ma diventati tradizionali tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, questi fischietti hanno le forme più diverse a seconda della fantasia degli artigiani. I più tradizionali sono quelli della zona di Bassano-Marostica, dove si producono figure colorate di galletti, spesso accompagnati da un cavaliere. Il 25 aprile, a Canove, si svolge la sagra del fischietto popolare. Ogni due anni viene indetto inoltre un concorso internazionale del fischietto in terracotta