Ospitato in uno storico edificio restaurato del centro medievale, originariamente sede del banco di pegni, il museo racchiude opere (dipinti, disegni, grafiche, tarsie lignee e in panno, collage) lasciate alla città da Fortunato Depero (1892-1960), pittore e scenografo tra i massimi esponenti del Futurismo, che ne curò personalmente il primo allestimento un anno prima della sua scomparsa. La raccolta è una delle sedi del Museo di Arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto; il progetto museografico, a cura di Gabriella Belli, ha come fulcro una nuova sala, ora adatta a ospitare le grandi tarsie di panno che costituiscono il tesoro più prezioso e più originale dell’intera raccolta, per poi mostrare opere degli anni 1917-1918, periodo di straordinaria creatività per il giovane Depero a contatto con il mondo internazionale dei “Balletti russi” di Diaghilev, e degli anni 1928-1930, il cosiddetto periodo newyorkese, tappa fondamentale della sua storia artistica