Il sito è una specie di palinsesto storico: l’edificio agricolo settecentesco che oggi ospita il museo è la trasformazione di un monastero di suore benedettine (IX secolo), a sua volta eretto sul luogo dove sorgeva una basilica paleocristiana (IV secolo) e ancora prima un’antica sinagoga. Il museo – attualmente chiuso per restauri – espone su tre piani, in un efficace allestimento, i mosaici della chiesa paleocristiana e della chiesa di Beligna (poco a sud di Aquileia), andata distrutta e un cospicuo patrimonio di materiale epigrafico e scultoreo.