All'interno della chiesa dei Ss. Prosdocimo e Donato, eretta nel XVI secolo e ricostruita in forme neoclassiche tra il 1774 e il 1826 da Domenico Cerato e Ottavio Bertotti Scamozzi, la sacrestia custodisce notevoli dipinti di scuola veneta dal Cinquecento al Settecento. Tra le opere di maggiore spicco la Cena in Emmaus di Jacopo Bassano, una Flagellazione di Palma il Giovane, una Adorazione dei Magi di scuola veneta del XV-XVI secolo e una Deposizione di Andrea da Murano