La collezione, allestita sotto forma di lapidario alla fine dell'Ottocento da Pierluigi Calore e Antonio De Nino, raccoglie numerose lapidi e altri reperti provenienti dagli scavi del vicino insediamento romano di Interpromium e quanto resta della primitiva fabbrica abbaziale (871). In attesa del nuovo allestimento museale nei rinnovati locali dello splendido complesso abbaziale, molte delle lapidi romane sono oggi visibili nel cortile dell'abbazia stessa. Il nuovo museo permetterà di passare dalla semplice esposizione di materiali a un percorso archeologico-architettonico guidato e ragionato. Nella nuova sede saranno inoltre esposti i reperti provenienti dai recenti scavi archeologici effettuati nell'area adiacente alla chiesa abbaziale