È ospitato dal 1861 nelle sale di palazzo Giustinian, costruito nel 1680 per volere dal vescovo Marco Giustinian che intendeva trasferirvi la sede episcopale allora a Torcello. Al pianoterra espone vetri archeologici dal II secolo a.C. al II d.C. provenienti dalla necropoli di Enona; al primo piano, ordinati cronologicamente, vetri di produzione soprattutto veneziana dal XV al XX secolo, in straordinaria varietà di tecniche, forme e stili. L’opera più celebre, d’inestimabile valore, è la cosiddetta coppa Barovier, del ’400, in vetro blu con i ritratti degli sposi e scene augurali a smalti policromi.<br>Di fronte, al di là del canale, la facciata del tardorinascimentale palazzo Trevisan (1557), con grande serliana al piano nobile, evoca le colte dissertazioni degli intellettuali – Palladio, Veronese, Alessandro Vittoria – che solevano riunirsi nei cenacoli muranesi. Alle spalle di palazzo Giustinian, tra campo S. Donato e calle Conterie si estende il vasto spazio delle ex Conterie, grande stabilimento industriale per la produzione delle perle di vetro, chiuso nel 1993 e interessato da un progetto di recupero urbano.