All'interno del suggestivo palazzetto medievale, lo spazio museale permanente testimonia la produzione degli artisti italiani nel contesto della pittura divisionista, e non solo, fra Ottocento e Novecento e mette in mostra capolavori di grandi maestri che, per il loro tempo, hanno abbracciato una tecnica e una filosofia originali e innovatrici. Vi si possono ammirare capolavori, come: Fiore reciso (carboncino) e Il Ponte di Giuseppe Pellizza, Piazza Caricamento, Il golfo di Genova, Lo sciopero, Mattino in officina e Ulivi ad Albaro di Plinio Nomellini, Mi ricordo quand’ero fanciulla (Entremets) di Angelo Morbelli, Il seminatore e Ultimi pascoli di Carlo Fornara, La venditrice di frutta (Ona staderada) di Emilio Longoni, La raccolta del fieno di Giovanni Segantini, La via del Calvario e Adorazione dei magi di Gaetano Previati, Quando gli uccelletti vanno a dormire di Vittore Grubicy. Accanto a questi nomi illustri si trovano firme meno conosciute, ma altrettranto originali, come Benvenuto Benvenuti, Galileo Chini, Giuseppe Cominetti, Giovanni Battista Crema, Camillo Innocenti, Giorgio Kienerk, Enrico Lionne, Lledwelyn Lloyd, Baldassarre Longoni, Guglielmo Amedeo Lori, Serafino Macchiati, Cesare Maggi, Giuseppe Mentessi, Rubaldo Merello, Arturo Noci, Matteo Olivero, Attilio Pusterla, Gino Romiti, Angelo Torchi. La pinacoteca organizza attività didattiche per le scuole e per le famiglie