Palazzo Ricci è una delle dimore nobiliari più rappresentative della città per dignità architettonica e rango della famiglia proprietaria, già nel Medioevo nota alle cronaca per alti meriti. Ricorrente è lo stemma familiare, con la figura del riccio sovrastato dalla rosa d'oro, segno della dignità di Conte Palatino dei sacri Palazzi Lateranensi. La residenza viene costruita alla fine Cinquecento da un alto prelato, ma presto perviene come dono di nozze a una rappresentante della famiglia Ricci. Nel Settecento è sottoposta a quelle trasformazioni che gli conferiscono l'attuale aspetto: tre ingressi dall'esterno conducono al piano terra, dal quale parte lo scalone che porta al primo piano (piano nobile), al secondo (abitazione della famiglia), al terzo (foresteria e servitù) e alla cappella, ispirata alla Passione di Cristo. Nei sotterranei si sviluppano le cosiddette grotte, con resti delle preesistenti costruzioni medievali. Riportato all'antico splendore, Palazzo Ricci è oggi sede della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata e ospita una notevole raccolta di dipinti e sculture dei più importanti artisti italiani del Novecento. I sotterranei sono invece destinati a mostre temporanee