È tra le collezioni più ricche al mondo di armi e costumi antichi, oltre che di oggetti d’arredo e di arti applicate tra la fine del ’400 e l’800. Circa cinquantamila pezzi sono distribuiti in più di sessanta sale.<br>La collezione fu ideata da Frederick Stibbert (1838-1906), eclettico e ricchissimo cittadino inglese di madre toscana. Oltre a dar vita alla raccolta, Stibbert studiò l’allestimento delle sale per evocare l’epoca e la provenienza delle opere, tanto che il museo è anche un interessantissimo esempio superstite di museografia ottocentesca.<br>Tra i nuclei espositivi di maggiore interesse spiccano il corteo di cavalieri italiani e tedeschi cinque-seicenteschi e ottomani cinquecenteschi, le armi e armature indiane fra ’500 e ’700, e il gruppo di samurai giapponesi.<br>Sono ricche anche la collezioni di costumi cinque-seicenteschi e di dipinti fra ’400 e ’600, con opere di Luca Giordano, Agnolo Bronzino, Sano di Pietro, Neri di Bicci e Pietro Lorenzetti.<br>Il parco è di gusto romantico.