Il palazzo è uno straordinario esempio di dimora mercantile trecentesca. Lane e stoffe erano messe a essiccare alle finestre dei tre piani superiori, e poi esposte sotto le volte del piano terra.<br>Il grande stemma in facciata ne testimonia l’acquisto da parte dei Davanzati, che dopo il 1578 fecero aggiungere la loggia.<br>Agli inizi del ’900 il palazzo fu fatto restaurare ‘in stile’ dall’antiquario Elia Volpi, ricreando – con pavimenti in cotto antico, soffitti lignei dipinti, finte tappezzerie a tendaggio, stipi e cassapanche, stoffe, merletti, maioliche – l’atmosfera di un’agiata casa fiorentina tra medioevo e rinascimento.