Il Palazzo Reale fu eretto a partire dal 1752 su progetto di Luigi Vanvitelli; i lavori si protrassero fino all'Unità d'Italia. Il percorso di visita si snoda attraverso le due ali dell'appartamento storico: quella settecentesca, di impronta neoclassica, si distingue per i cicli decorativi ad affresco, i ritratti della famiglia reale, la serie dei porti, paesaggi del regno, scene di caccia e manovre militari, commissionati a J.P. Hackert dal re Ferdinando IV; e per uno dei più significativi esempi di presepe napoletano del XVIII secolo. Nell'ala ottocentesca domina lo stile impero di importazione francese: negli affreschi, nelle decorazioni e negli arredi. Si ammirano la sala del Trono, terminata solo nel 1845; la camera da letto dell'ultimo re Francesco II e l'appartamento murattiano. Il Museo dell'Opera e del Territorio, allestito nei sotterranei della reggia, opportunamente adeguati alle esigenze espositive, raccoglie documenti e plastici che illustrano l'opera vanvitelliana a Caserta; oggetti e testimonianze della vita presso la corte borbonica; alcune opere d'arte del territorio campano e una sezione con tombe sannitiche e relativi reperti