Facilmente raggiungibile con la metropolitana, è un luogo (e un’esperienza) indimenticabile per gli appassionati di cinema, affascinante per tutti i visitatori. Modernissimo, rinnovato e ampliato nel 2011, questo museo ‘dell’immagine in movimento’, dedicato alla storia delle tecniche e alle arti di cinema, animazione, televisione, video, è insediato in un luogo storico; infatti si trova in uno dei 13 edifici dei Kaufman Astoria Studios, negli anni ’20 del Novecento sede East Coast della Paramount. È molto divertente il nucleo principale del museo, la mostra permanente Behind the Screen (dietro lo schermo) che si propone di illustrare i processi di produzione e diffusione delle ‘immagini in movimento’ con esperienze interattive, installazioni, materiali audio-video e dimostrazioni di professionisti e tecnici. Si parte dal 3° piano con una serie di apparecchiature che appartengono all’archeologia dell’immagine in movimento: lanterne magiche, primi strumenti per simulare l’immagine in movimento, giochi ottici, il mutoscopio, studi del movimento e primi film. Segue una raccolta di antiche cineprese e telecamere per arrivare agli strumenti che ancora oggi formano il corredo necessario alle riprese: riflettori, apparecchi per il sonoro, la creazione dei rumori, il doppiaggio. Una postazione interattiva permette di scoprire l’effetto della musica (e del silenzio) su alcuni brani di film celebri. E ancora la sala di montaggio (editing) con i vari formati per i film in pellicola o digitali, e il montaggio televisivo dal vivo; gli effetti speciali per i film di fantascienza, horror, o con la presenza di animali. Infine, per chiudere la sezione della produzione e della tecnica cinematografica, i proiettori con il primo apparecchio con disco per il sonoro, del 1927. La sezione allestita al 2° piano esplora i contenuti del mondo dell’immagine: gli attori, il trucco, la scenografia, i costumi, la sceneggiatura. Infine, le riviste, il merchandising (bambole, giocattoli, pupazzi, dischi), i manifesti, le insegne e la sala cinematografica (o il salotto di casa costruito attorno al televisore). La vitalità di questa istituzione si esprime anche attraverso le mostre (almeno una è sempre allestita) che spaziano dalle videoinstallazioni ai film sperimentali, dalla celebrazione di grandi protagonisti delle varie forme dell’immagine ai materiali preparatori per un film.