I lavori condotti su progetto di Renzo Piano (2006) hanno ampliato la sede con tre nuovi padiglioni, consentendo di raddoppiare lo spazio per le mostre e di realizzare una sala di lettura con dotazioni elettroniche, un bar e un ristorante; il complesso è stato inoltre attrezzato per accogliere le persone con disabilità. L’edificio originario è una palazzina del 1906 di Charles McKim in stile rinascimentale italiano, che affaccia al N. 29 di East 36th Street; l’intervento di Piano ha raccordato questo edificio alla Morgan House (al N. 231 di Madison Avenue), eretta nel 1852 originariamente come residenza di J. Pierpont Morgan junior. La Biblioteca costituisce la raccolta di manoscritti, libri antichi, disegni e stampe dal medioevo al rinascimento più importante del Paese: nata dalle collezioni di libri e oggetti d’arte del finanziere J. Pierpont Morgan, nel 1924, a undici anni dalla sua morte, fu trasformata in istituzione pubblica dal figlio J.P. Morgan Jr., conscio dell’enorme importanza di tale patrimonio. Vi si possono ammirare i sontuosi arredi dello studio di Morgan, la cosiddetta West Room, le cui pareti ricalcano le decorazioni damascate di palazzo Chigi a Roma, mentre il soffitto a cassettoni proviene da un palazzo di Lucca e le vetrate (XV-XVII secolo) da monasteri svizzeri. Tra i capolavori della pittura e scultura rinascimentale spiccano: Matrimonio mistico di S. Caterina, affascinante opera dell’estrema maturità di Cima da Conegliano (1515); due Ritratti di donatori, pannelli di un trittico del fiammingo Hans Memling (c. 1470); Madonna e santi adoranti il Bambino, tavola del Perugino dai colori simili a pietre dure; Madonna col Bambino e cherubino, piccolo bassorilievo di Antonio Rossellino dalle delicate sfumature luminose. Tra le più preziose rarità bibliografiche e artistiche, poste in mostra a rotazione: tre Bibbie di Gutenberg (c. 1455); codici miniati dei secoli IX e X; il Libro d’Ore di Caterina di Cleves (1441); il Libro d’Ore Farnese, miniato nel 1546 da Giulio Clovio; disegni di Rembrandt e di Rubens; manoscritti autografi dei maggiori autori e personaggi europei e americani; manoscritti musicali di Bach, Mozart, Beethoven, Bob Dylan.