È la prima pinacoteca privata nata in Francia. Inaugurata al N. 28 di place de la Madeleine (dove si accede alla boutique della Pinacothèque) nel 2007 e oggi ampliatasi con i nuovi spazi di rue Vignon, è un luogo assolutamente diverso da ogni altro museo d’arte. Il suo fondatore, Marc Restellini, ha deciso di rompere con la tradizione classica che vuole le esposizioni ordinate secondo un criterio cronologico o di scuola, per adottare un approccio tematico trasversale che accosta i lavori di artisti fra loro distanti nel tempo e nello spazio dando risalto a quel continuum emozionale, a quell’affinità di modi che li lega nel profondo. «Far dialogare le opere tra loro», è questa l’idea: così rivoluzionaria da attirare gli strali di accademici e critici ufficiali; così suggestiva da richiamare un pubblico sempre più vasto e non necessariamente di esperti, perché il ‘dialogo delle opere’ coinvolge davvero chiunque. Oggi la Pinacothèque de Paris, grazie ai prestiti a lungo termine di collezionisti di tutto il mondo, può proporre una collezione permanente e mostre temporanee di enorme prestigio. Con la ‘partecipazione straordinaria’ di maestri come Lichtenstein, Soutine, Pollock, Munch, poco visti in Francia.