Il museo costituisce la più completa e articolata raccolta sul tema della cultura e delle tecniche di viticoltura e di vinificazione, narrata attraverso oggetti, documenti, opere d'arte e d'artigianato. Fondato nel 1974 dall'azienda viticola Lungarotti (tra le maggiori e più qualificate cantine locali), si sviluppa in 20 sale del palazzo Graziani-Baglioni, organizzate a temi. La collezione archeologica vanta pezzi pregiati come brocche di età cicladica e ceramiche hittite (III-I millennio a.C.), kylikes attiche, buccheri e bronzi etruschi, vetri di età romana. Oltre 400 sono i manufatti della raccolta di ceramiche di varia epoca e provenienza (tra gli altri, opere dei Della Robbia e di altre botteghe rinomate nei secoli XVI-XX). Notevoli i vasi farmaceutici e la raccolta di incisioni d'epoca a soggetto viticolo, mitologico e biblico.<br>Il mutare delle tecniche e del costume è documentato dalla ricca raccolta di ferri da cialde, rapportabili al vino per preparazione e consumo, comprendente numerosi pezzi dal XIII al XVII secolo. Didattico è il percorso attraverso gli attrezzi agricoli, tra cui sono da segnalare tre grandi torchi databili al XVII secolo. Completa la raccolta una pregevole biblioteca enologica.