Di fronte alla Cattedrale, via Mandralisca conduce al museo comunale omonimo, nato dall'amore per l'arte e per la scienza del barone Enrico Piraino di Mandralisca, scienziato ed erudito che visse la sua maturità a Cefalù negli anni a cavallo dell'Unità d'Italia. Uomo dai molteplici interessi, collezionò, per il proprio piacere intellettuale, marmi antichi, monete e pitture. Oltre alla raccolta malacologica con più di 20.000 conchiglie, il museo comprende la pinacoteca con dipinti che vanno dal XIV al XIX secolo, il più famoso è senz'altro il Ritratto d'Ignoto di Antonello da Messina (1465), straordinario per realismo e acutezza espressiva. Di grande interesse anche la sezione archeologica con il celebre cratere greco con il tagliatore di tonno (del IV sec. a.C., il cratere era un grosso vaso utilizzato in Grecia per mescolare vino e acqua), proveniente da Lìpari, e la collezione numismatica.