La rocca, di origine duecentesca, venne fortificata sul finire del XV secolo dall’architetto Giorgio Marchesi secondo il volere di Caterina Sforza, signora di Imola e Dozza. Nel corso del Cinquecento, per opera della famiglia Campeggi, acquisì l’aspetto di palazzo signorile che mantiene tuttora. Nel 1728 il feudo di Dozza venne ceduto per via ereditaria alla famiglia Malvezzi, con il titolo di marchesi Malvezzi-Campeggi. L’apertura al pubblico è avvenuta nel 1960, quando l’edificio è stato acquistato dal Comune. Da visitare la cucina con antichi arredi e utensili; la Sala maggiore con i ritratti dei Malvezzi e un arazzo del XVIII secolo con stemmi della famiglia; sale con arredi del XVI e XVIII secolo, dipinti e ritratti, tra cui una grande tela di Lorenzo Pasinelli raffigurante la famiglia Campeggi; le torri e le prigioni. Nella pinacoteca, al secondo piano, sono esposte le opere della donazione Norma Mascellani. Inoltre, le sale espositive ospitano periodicamente mostre di artisti contemporanei. Dal 2006 è attivo e visitabile il Centro Studi e Documentazione del Muro Dipinto che raccoglie oltre duecento bozzetti legati alle opere murali, con l’archivio fotografico e documentario della manifestazione. Nei sotterranei della rocca è visitabile anche l'Enoteca regionale dell'Emilia-Romagna