È dislocato nelle sale del castello (metà XIV secolo), nella Torre maggiore e nell'ala napoleonica ristrutturate nel 1957-1964 da Carlo Scarpa. Dal cortile d'accesso, che ospita un piccolo lapidario medievale, si entra nelle sale del pianterreno dove sono custoditi rilievi ed epigrafi di età altomedievale e romanica e sculture di ambito veronese del XIV e XV secolo. Nelle sale della reggia scaligera sono esposti affreschi staccati, dipinti del medioevo e del primo rinascimento, sculture e gioielli trecenteschi. Si possono ammirare le parti smembrate del Polittico della Santissima Trinità di Turone, la Madonna del Roseto di Stefano di Francia e la Madonna della Quaglia di Pisanello; opere di Giovanni Bellini, Carpaccio, Crivelli, Mantegna e Rubens. Dalla torre del mastio, dove è situata la sala delle Armi, si entra nell'ala napoleonica, dove sono esposte tele di grandi dimensioni di artisti veronesi e veneziani dal XVI al XVIII secolo, tra cui Tintoretto e Paolo Veronese. Al Settecento è dedicata l'ultima sala con opere, tra gli altri, di Luca Giordano, Giambattista Tiepolo, Francesco Guardi e Pietro Longhi. Nel punto nodale del percorso, su un supporto sopraelevato, è posta la statua equestre di Cangrande I della Scala (XIV secolo), rimossa dalle Arche scaligere. Di recente sono stati aperti al pubblico i camminamenti di ronda e la statua equestre di Mastino II della Scala è stata collocata nella torre dell'Orologio; è possibile l'accesso all'attiguo giardino pensile