Eretta nel 1735-60 su disegno di Giorgio Massari, presenta nei due prospetti un alto pronao inaugurato da maestose gradinate che introducono nel vasto salone centrale, affrescato dalle luminose allegorie di Giambattista Tiepolo. Gli affreschi, eseguiti nel 1743, raffigurano: alle pareti, La continenza di Alessandro Magno e di Scipione l'Africano; nel soffitto, La luce dell'intelligenza vince le tenebre dell'ignoranza. La quadreria annovera opere di Pompeo Batoni, Antonio Balestra, delle scuole di Agostino Carracci e Amedeo Cignaroli, di G.B. Piranesi, Ubaldo Oppi. La struttura dell'area verde consta di una parte anteriore (corte nobile e giardini con cedraie) e una posteriore (cortile, prato con fontana e fabbriche rurali), separate dalla casa dominicale, dalle scuderie e dalla foresteria, a lato della quale si stende l'orto. Nei punti di raccordo dei viali ortogonali che tagliano l'ampio giardino alla francese sono collocati pregevoli gruppi statuari, eseguiti su disegni attribuiti a Tiepolo. Allo sbocco dei tracciati maggiori, che si prolungano nei percorsi in aperta campagna, si elevano i fastosi ingressi del complesso, evidenziandone la duplice funzione di dimora signorile e di azienda agricola