<font style="vertical-align: inherit;"><font style="vertical-align: inherit;">Il complesso, costruito dalla comunità della Regola di Lizzana e acquistato dalla famiglia Betta nel 1728, presenta, al piano nobile, la raffinatezza caratteristica delle abitazioni patrizie settecentesche di Rovereto con pittorici a testimoniare l'amore per l'arte e l'elevato livello culturale della committenza. </font><font style="vertical-align: inherit;">Palazzo Betta-Grillo (acquistato dalla famiglia Grillo nel 1899) custodisce un importante ciclo pittorico, opera di Gasparantonio Baroni Cavalcabò (XVIII secolo), composto da sette tele di grande formato raffiguranti episodi della vita di Mosè. </font><font style="vertical-align: inherit;">Di grande interesse il salone del piano nobile sovrastato da una cupola ellittica a lacunari, dipinta sul soffitto con effetto illusionistico e da due diaframmi realizzati mediante colonne di marmo rosa a ripartire l'ambiente. </font><font style="vertical-align: inherit;">Alle pareti, un ciclo pittorico, </font><font style="vertical-align: inherit;">opera di Giovanni di Dio Galvagni, con scena tratte dall'Orlando Furioso. </font><font style="vertical-align: inherit;">Il giardino storico conserva intatto l'assetto di fine Ottocento e offre un ampio campionario delle specie botaniche ornamentali diffuso in quell'epoca. </font><font style="vertical-align: inherit;">Oggi proprietà comunale, il complesso fu anche la casa natale di Lionello Fiumi (1894-1973) poeta, critico, saggista e narratore di caratura internazionale.</font></font>