Formato da sei stanze con tre minuscole stanzette, l’appartamento fu ristrutturato agli inizi del ’600 da Antonio Maria Viani e da allora vi risiedettero tutti i duchi e poi il governatore imperiale. Gli fa da anticamera il grandioso salone degli Arcieri (1480-84), realizzato da Luca Fancelli: vi sono esposte la Famiglia Gonzaga in adorazione della Trinità, celebre pala di Pieter Paul Rubens (1605), e la Moltiplicazione dei pani e dei pesci di Domenico Fetti. Notevoli i soffitti lignei delle sale di Giuditta, del Labirinto e del Crogiolo. Si scende una breve scalinata al termine della quale, a destra, si accede alla Corte Nuova. Percorso il corridoio del Bertani, si giunge all’appartamento delle Metamorfosi, realizzato al tempo del duca Vincenzo e affrescato con storie dall’omonima opera di Ovidio: si trovava qui la Wunderkammer del palazzo, deposito di stravaganti meraviglie; nel prospiciente giardino dei Semplici, sistemato nel 1603, si coltivavano piante officinali e ornamentali. L’appartamento fa da raccordo tra la Domus Nova e l’ala del palazzo detta Corte Rustica.