Orti e case a schiera fanno da cornice alla chiesa di S. Spirito, eretta nel 1689 su disegno di Francesco Vezzosi. Dietro la facciata grezza, l'interno presenta decorazioni di Pietro Carattoli e tele settecentesche. Da S. Spirito una scalinata conduce a porta Crocia (rifatta nel 1576) da cui entrava in città la «Via del pesce», utilizzata dai pescatori del Trasimeno diretti alla pescheria del Sopramuro.<br>Scendendo fuori porta Cruda sulla via S. Prospero, strada medievale che raggiungeva le fonti di Veggio, si raggiunge la chiesa di S. Prospero, eretta attorno al VII-VIII secolo in area sepolcrale etrusco-romana, come testimonia la presenza nelle murature esterne di blocchi di pietra e un coperchio di urna etruschi. All'interno, con basse arcate laterali, la cappella a destra conserva affreschi di Bonamico (1225); il ciborio viene datato all'VIII secolo. Presso la chiesa rimangono una torre e avanzi di fortificazione realizzate da Braccio Fortebracci per inglobare nel perimetro difensivo la chiesa e la sorgente soprastante.