Osservato dall'esterno, l'edificio che ospita la Banca Popolare dell'Alto Adige, affacciato su piazza del Grano, non lascia presagire nulla del suo passato. Sono gli interni a riservare una straordinaria sorpresa. La sala che ospita gli sportelli bancari ha per soffitto la volta a crociera dell'antica chiesa del convento delle Clarisse, risalente al 1290. Intitolato alla sua prima badessa, Klara von Sterneck, il convento accoglieva le fanciulle di buona famiglia che non potevano essere date in sposa a un marito degno del loro rango. Nel 1780 l'imperatore Giuseppe II, fervido promulgatore di idee illuminate, fece chiudere il convento e ne confiscò i beni. Abitato fino al 1920 da famiglie della borghesia meranese, l'edificio fu poi rilevato dalla banca. Un'entrata secondaria sulla sinistra introduce a quello che un tempo era il chiostro del convento, dove si ammirano frammenti degli affreschi che adornavano la chiesa. Sulle pareti della scalinata, il bell'affresco staccato raffigurante sei 'S' è probabilmente opera del Maestro della cappella del cimitero di Riffiano.