Alto 60 m, venne ricostruito anch'esso dopo il 1908 e dotato nel 1933 di un grande orologio meccanico con quattro quadranti, uno su ogni lato della torre; su quello sud, inoltre, sono sistemati altri due quadranti con il calendario e con il sistema planetario e un globo che indica le fasi lunari. Sul lato occidentale si aprono nicchie che ospitano alcuni automi, i quali entrano in funzione allo scadere delle dodici ore diurne e notturne: procedendo dal basso verso l'alto, nella prima nicchia sono rappresentate allegorie dei giorni della settimana, nella seconda delle età dell'uomo, nella terza il santuario di Montalto sorge e scompare da una montagnola, nella quarta personaggi di quattro scene evangeliche, nella quinta consegna della lettera della Madonna agli ambasciatori di Messina. La prima delle due bifore terminali, posta sempre sullo stesso lato, ospita due antiche campane e, sulla piattaforma esterna, un gruppo di automi composto da un gallo e da Dina e Clarenza, due popolari eroine dei Vespri siciliani.<div id="poi-openinghours">Apertura: visibile solo esternamente</div>