A punta del Capo sono i ruderi, detti "bagni della regina Giovanna d'Angiò", della villa di Pollio Felice (I secolo), celebrata da Stazio; sono i più interessanti tra i resti di ville romane sulla costiera. Qui si può fare un bagno indimenticabile nelle trasparenze della grotta della Regina Giovanna, dove la leggenda racconta che la sovrana, dopo intense notti d'amore, avesse gettato un suo amante nel fondo della cavità rocciosa; fonti più attendibili considerano la grotta come la pescheria di Pollione, ovvero il vivaio di pesci della villa.