Da via della Sanità, proseguendo oltre il ponte, si giunge alla tortuosa via Fontanelle, e quindi al cimitero-ossario delle Fontanelle, disposto in un'antica cava di tufo greco-romana che accoglie migliaia di crani senza tempo e identità, alcuni dei quali appartenuti alle vittime della peste del 1656. Costituisce un ambiente di grande suggestione popolare, dove si rivolgono cure e attenzioni a queste anime "pezzentelle", che vengono adottate e a cui si chiede una mediazione con l'aldilà.