Nel 1577 il potente cardinale Cristoforo Madruzzo, che era contemporaneamente anche vescovo di Trento e Bressanone, fece costruire il castel Velturno/Schloss Velthurns, che venne poi completato da suo nipote, nonché principe vescovo di Bressanone, Giovanni VI Tommaso di Spaur, nel 1589: la trasformazione fu radicale tanto da farne uno dei più fastosi ed eleganti palazzi dell'Alto Adige.<br>L'edificio, progettato da Mattia Parlati, è all'esterno poco appariscente. La sua magnificenza si rivela tutta negli ambienti interni, rivestiti di legni intarsiati e dipinti, e soprattutto nella Sala principesca, con l'elaboratissimo soffitto a cassettoni e un'altrettanto complessa decorazione lignea per la quale furono utilizzate dieci essenze diverse, una grande stufa in maiolica con formelle bianche e azzurre raffiguranti soggetti biblici, un ciclo di affreschi eseguito da Michele Orazio da Brescia e Pietro Maria Bagnadore. Le stanze, con una ricca collezione di oggetti d'arte, sono oggi, di per sé, un luogo museale. Nella cancelleria adiacente è allestito il Museo locale di Velturno, con una raccolta di attrezzi per la viticoltura e l'artigianato.